I rumori del mondo ci nascondono la verità, ci ingannano, ci
allontanano dall'unica cosa importante: noi.
Ci distraggono con cose piccole perché ci considerano
piccoli.
In realtà noi siamo enormi e siamo capaci di magie che ci
sorprendono.
Il cemento ci ha fatto dimenticare la natura, il denaro la
semplicità e la poesia.
Ci hanno persuasi a rivolgere le nostre preghiere agli
angeli ma gli angeli siamo noi.
Guardatevi intorno e guardate dentro voi stessi: non vi
sentite fuori posto, impilati nelle
vostre lattine a quattro ruote e nei vostri blocchi di cemento?
Ci hanno privato della gioia che proviamo a saltare nelle
pozzanghere.
Ci hanno insegnato che la pioggia ci bagna e che bagnarci ci
fa ammalare.
In realtà, quel che ci fa ammalare sono i vestiti bagnati,
gli stessi vestiti che i rumori ci impongono.
Ci ammalano e ci guariscono, togliendoci la capacità di non
ammalarci.
Ci bombardano con i loro messaggi, ci uniformano ad un
volere comune.
Ma è solo il loro, di volere.
Ci indirizzano ad amare ciò che è conveniente amare,
definendo una normalità.
Ma cosa è normale, se non quello che viene dal cuore?
Ci stanno uccidendo e non ce ne accorgiamo.
Pensateci la prossima volta che proverete qualcosa di
diverso.
Pensateci quando una vena di malinconia si insinuerà nei
vostri pensieri.
Quella è la vita che, in un impeto isolato, tenterà di
riaffiorare dal vostro profondo.
Non combattetela anzi, alimentatela.
Sarà l'unica cosa che vi terrà realmente in vita, che vi
farà provare la sensazione di essere diversi.
È quel che succede agli artisti.
Lasciate che l'arte invada il mondo intorno a voi.
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